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Riforma dello Sport: Cambiamenti per le Associazioni Sportive Dilettantistiche e i Lavoratori Sportivi

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Nell’ambito del diritto sportivo italiano, la Riforma dello Sport è un argomento di grande rilevanza.

Cos’è la Riforma dello Sport e cosa cambia per le ASD?

La Riforma dello Sport, approvata di recente, mira a razionalizzare il sistema sportivo italiano e a garantire una maggiore trasparenza e sostenibilità nell’organizzazione delle attività sportive.
Uno degli aspetti principali della riforma riguarda le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD), le quali vedranno alcune modifiche significative.

Le ASD, ovvero le associazioni dedicate alla promozione dell’attività sportiva dilettantistica, ora dovranno rispettare requisiti più stringenti in termini di struttura organizzativa e trasparenza amministrativa. Sarà fondamentale che le ASD siano in grado di dimostrare un’utilità sociale e una vera promozione dell’attività fisica, al fine di beneficiare di agevolazioni fiscali e contributi pubblici.

Cambiamenti per i Lavoratori Sportivi

I lavoratori sportivi sono tutti i tesserati che lavorano per un soggetto dell’ordinamento sportivo iscritto al Registro Attività Sportive Dilettantistiche (RASD), per le Federazioni Sportive, delle Discipline sportive associate, degli Enti di Promozione Sportiva, delle associazioni benemerite, anche paralimpici, del CONI, del CIP e di Sport e salute S.p.a; oltre alle sette figure già previste dalla norma (atleta, allenatore, istruttore, direttore tecnico, direttore sportivo, preparatore atletico, direttore di gara).

Una delle principali novità riguarda il rapporto di lavoro che è regolato da un contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) fino a 24 ore settimanali, ad esclusione della partecipazioni a manifestazioni sportive.

La riforma introduce nuovi obblighi in termini di contributi previdenziali e assicurazioni sociali per garantire una maggiore tutela economica e sociale per questi professionisti.


I compensi dei lavoratori sportivi sono considerati redditi da lavoro e sono previste tre fasce:

  • fino a 5 mila euro: esenzione fiscale e contributiva;
  • tra 5 e 15 mila euro: soggetti a contribuzione ma fiscalmente esenti;
  • oltre i 15 mila euro: soggetti a contribuzione e tassazione secondo le regole ordinarie.

La riforma prevede inoltre l’esonero dall’obbligo dell’assicurazione Inail per i co.co.co. sportivi essendo i rischi coperti dalla polizza assicurativa già prevista col tesseramento e obbligatoria per tutti gli sportivi.

Prestazioni Sportive dei Volontari, Arbitri e Giudici di Gara

La Riforma dello Sport pone anche l’attenzione sui volontari, arbitri e giudici di gara che sono spesso il cuore pulsante delle competizioni sportive amatoriali.
La riforma introduce disposizioni volte a riconoscere e regolare le prestazioni sportive dei volontari, garantendo loro una certa tutela giuridica e, in alcuni casi, anche un rimborso spese: solo le spese comprovate per cibo, alloggio, viaggio e trasporto sostenute durante le attività al di fuori del loro luogo di residenza, fino a 150€ al mese.

Per quanto riguarda gli arbitri e i giudici di gara, la riforma stabilisce criteri chiari per il riconoscimento delle loro competenze e la regolamentazione delle loro attività. Questo è un passo significativo per migliorare la qualità delle competizioni sportive dilettantistiche e garantire una maggiore professionalità nelle loro prestazioni.

Modifica dello Statuto

La riforma prevede l’adeguamento degli statuti alle nuove normative entro il 31 dicembre 2023, la prima modifica che andrà effettuata riguarda l’oggetto sociale, nel quale dovrà essere specificato:

  1. esercizio in via stabile e principale dell’organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche, ivi comprese la formazione, la didattica, la preparazione e l’assistenza all’attività sportiva dilettantistica.
  2. La possibilità di svolgere attività secondarie oltre all’attività sportiva: questo permette di svolgere, senza obbligo, le attività che saranno specificate.



Gli statuti adeguati andranno trasmessi al RASD.


Le Asd e Ssd che non adegueranno gli statuti secondo le previsioni della norma, perderebbero il diritto ad essere iscritti al Registro Nazionale delle Associazioni Sportive Dilettantistiche, con la perdita delle condizioni che consentono agli affiliati di fruire dello specifico regime tributario e civilistico che favorisce gli Enti Sportivi Dilettantistici.

Contributi alle ASD

Alle ASD che hanno conseguito ricavi inferiori a 100 mila euro è riconosciuto un contributo commisurato ai contributi previdenziali e assistenziali di loro competenza versati per i compensi erogati nei mesi da luglio a novembre 2023.

La Riforma dello Sport sta portando cambiamenti significativi nel mondo delle Associazioni Sportive Dilettantistiche e per i lavoratori sportivi, volontari, arbitri e giudici di gara. La riforma mira a migliorare il settore sportivo italiano, promuovendo la trasparenza, la legalità e la crescita delle attività dilettantistiche.

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